giovedì 5 gennaio 2006

Maledetti Spammers


Un'amica, che evidentemente - come tanti - non ne può più di ricevere in mailbox lo "spam" quotidiano mi chiede: «ma questi spammers non muoiono mai?». No, purtroppo, anzi si riciclano, spesso con risultati a dir poco ridicoli, come quelli che ti mandano il messaggio di una vincita ad una (finta, fintissima) lotteria a una decina di account (e per fortuna dovevi essere il solo a vincere nella tua città), quelli che ti promettono le "cremine" per far ringiovanire i vecchietti, quelli che si fingono americani (e poi son cinesi o congolesi) e ti salutano con «Good day Mister», quelli che si firmano "Doctor" e mandano la stessa solfa fotocopiata e inutile...
Quelli degli imbecilli che chiedono di "far girare a tutti quelli che conosci" l'ennesima "Catena di Sant'Antonio" elettronica per raccogliere fondi per un bimbo malato (mai esistito o già morto) sarebbero pure patetici, se non fossero da fucilare (perché tolgono spazio con queste cretinaggini a messaggi che *veramente* potrebbero essere utili per salvare vite umane.
Poi vi sono quelli che si fingono figli, nipoti, mogli, zie, collaboratori di famosi politici e regnanti e vorrebbero mettere i loro soldi nella vostra banca dandovi un compenso: non rispondete, pregate che schiattino, loro e la loro stirpe: vogliono solo fregare i vostri, di soldi.
Altri sono ben più pericolosi, se non vi si sta attenti, come quelli che fanno finta di essere Paypal e chiedono di rinnovare il vostro account (non fatelo mai!). Non rispondete mai a sconosciuti e a chi vi chiede di registrarvi ancora su eBay, non fornite mai le vostre password a nessuno che non sia autorizzato (anzi, a nessuno mai: i moderni sistemi informatici non hanno bisogno di chiedervi i dati per email).
Dei politici (di ogni colore, movimento, alleanza, partito, unione, casa che siano) che insozzano di email di propaganda le nostre caselle, a dispetto della vituperata legge sulla "privacy" ne parleremo in altra occasione. Intanto diciamo solo che la loro attività è del tutto inutile, sono degli "unopinion leaders": per il 95% i loro messaggi vanno ...nel cestino, non letti.
E tralasciamo l'annosa storia dei produttori di virus informatici, novelli untori che non fanno venire alla mente tanto i monatti, quanto la Nèmesi...

Come faccio io? Per fortuna il mio Mac OS X sposta nel cestino di Mail il 90% di tutta la porcheria che arriva, ma altri mailer purtroppo (in Windows, o anche in Mac) non lo fanno, e bisogna stare attenti, a parte la noia di leggere almeno i subjects di decine di idiozie in forma di messaggi. Mettere dei buoni filtri, junk mail, delle "regole" per ottenere questo risultato è opportuno. E - per chi usa Windows - aggiornare *spesso* gli antivirus.

Ma da dove deriva il termine "Spam"? Perché chiamiamo così l'attività di questi mitomani?
La teoria più accreditata associa la sporca attività alla nota marca di carne in scatola americana, SPAM appunto.
La SPAM (Spiced Pork And haM), è "carne di maiale speziata con prosciutto", e fu immessa sul mercato americano dalla società statunitense Hormel Foods nel 1937 e in quello britannico nel 1941. La fecero diventare famosa gli episodi dei Monty Python, trasmessi dalla BBC dal 1969 al 1974. In uno di questi simpatici episodi, si cantava, appunto "Spam, spam, spam..."
Ma la simpatia non è di casa, tra i moderni imbrattatori di email, che sono solo volgari, e fastidiosi.

Sì, cara amica, ce lo auguriamo, che possano morire presto, uno per uno. E che intanto i Governi e le Autorità che vigilano su Internet li scovino e li facciano a pezzi, come ...carne di porco speziata con prosciutto, ma di quello scadente, putrido come loro.

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