domenica 2 aprile 2006

La Bestia Umanica

Da siciliano che ama la Sicilia non posso che essere inorridito per quello che tre pezzi di ...cacca hanno fatto al piccolo Tommaso, e soprattutto sapendo che sono siciliani d'origine. Non ci sono parole per manifestare il disprezzo per questa canaglia di gente zozza e inutile.
Qui persino la Mafia ha sempre aborrito il sequestro di bambini: «nun si tòccunu i picciriddi». In Sicilia non ci sono quasi mai sequestri e men che mai di bambini. Se casi "strani" ci sono, come quello della povera Denise, hanno altra spiegazione sociologica e criminologica. E questo proprio per il sacro rispetto che i siciliani onesti (e persino quelli meno onesti, come dicevo) hanno per la vita umana e per l'infanzia.
Questa storia assurda ha toccato le nostre menti e i nostri cuori e ci ha fatto persino dubitare di certi nostri assunti, come la pena di morte, che umanamente rifiutiamo. Ma quale pena, quale?, possiamo immaginare per chi sequestra un bimbo e lo uccide (e in un modo odioso e schifoso, che manco con i cani si usa) solo perché ...piange? Quale tortura?
E` troppo semplice rispondere che bisogna invocare il perdono, è la solita storia: Caino uccide Abele e noi dobbiamo arrogarci il diritto di "perdonare" Caino senza poi aver rispetto per Abele...
Solo Dio può dare o togliere la vita o la morte, solo Dio può perdonare il Peccato originale e il peccato quotidiano, e a noi rimane il dubbio, di cosa sia il perdono, cosa la giustizia, cosa l'amore e l'odio, cosa la pace e la guerra.
Ammazzare quegli animali non ridarebbe la vita a Tommaso, ma persino dar loro da mangiare in carcere sembra troppo, immeritato davvero per una simile efferatezza. Come in tutti i casi del genere, passati, presenti e futuri.
Ma in che mondo viviamo?
Davvero l'uomo, la "bestia umanica" del Bingo Bongo celentaniano (scusateci la citazione, non è per sdrammatizzare) è davvero la più feroce: la scimmia non uccide con la coscienza di farlo, l'uomo sì. Uomo?
A volte è la Bestia che subentra, quella apocalittica, con la maiuscola, quella con il 666, e la coscienza lascia il posto alla crudeltà che neppure i libri di criminologia sanno descrivere.
Da chiunque vinca le elezioni, domenica prossima, ci aspettiamo soprattutto una cosa: Sicurezza. Sicurezza al 100%, prevenzione e repressione del crimine, giustizia e condanna, pene certe e severe.
Altro che balletti su "conflitti di interesse", tasse (che tutti dicono di non volere e poi appioppano), "par condicio" e idiozie varie. Chiediamo sicurezza, e non solo per questo assurdo caso, ma per tutto il resto, una famiglia sterminata da un sedicente "pattista col Diavolo", criminali che sparano ad un Carabiniere, rapinatori di ville, spacciatori di morte, delinquenti "patentati" che scorrazzano per le strade, canaglia varia.
Pensateci, cari signori. Invece delle "mollezze" che ci ricordano le incertezze di Weimar che portarono a brutti ricordi di ...dittatura, dateci un Governo vero, autorevole, deciso, che ci tuteli e sia Giusto, che non tenga conto di fazioni e colori politici, che Decida, ed operi. Altrimenti prima o poi, delle due l'una: o la criminalità ci sopraffà o un altro dittatorello prende il vostro posto, con la scusa di dar voce alle proteste della gente, che non ne può più di questa assurda insicurezza.

sabato 1 aprile 2006

Mille di queste Apple


Il primo Aprile 2006 non si celebrano soltanto i ...pesci d'aprile, ma anche i trent'anni di Apple Computer, la software house (e produttore di hardware) fondata, appunto, il 1 Aprile 1976 da quel genio di Steve Paul Jobs, intelligente ed enigmatico guru, luminare dell'informatica, ma anche grande personalità morale.
Pare che abbiano cominciato in un garage, lui e un altro Steve, quel Wozniak che non sempre al giorno d'oggi si trova sulla sua stessa linea, ma che ha insieme a lui un destino parallelo.
Apple per trent'anni ha tenuto alta la testa, contrastando e limitando lo strapotere di Microsoft, avversaria ed alleata, a seconda dei momenti, ed ha saputo creare computer mitici ed antesignani, la prima vera interfaccia grafica, Mac OS prima e Mac OS X poi, che portava nel sistema operativo Apple l'esperienza di NeXT, che Jobs aveva fondato quando era stato allontanato da Apple, dove poi fu richiamato.
Ed ora gli iPod e il loro successo, e tanti accessori e software.
Ma soprattutto uno stile: Think different, uno stile di vita e non solo informatico.
Lunga vita ad Apple, e ancora mille e mille di questi giorni.