venerdì 3 febbraio 2006

Romano Mussolini, Mr. Full


"How high the Moon", suonava (e canticchiava) in quartetto con Carlo Loffredo ed altri in uno dei dischi più famosi tra i collezionisti di Jazz, ed oggi Romano Mussolini (Full), uno dei maestri internazionali del Jazz, a 79 anni ci ha lasciati.

Io e Concetta lo ricordiamo in tre dei suoi concerti tenuti negli anni scorsi a Scicli e a Ragusa. ricordiamo la sua simpatia, il suo umorismo, la sua bravura, ma soprattutto il suo riserbo e la sua educazione. Un grande, come uomo e come musicista. Un grande che ha saputo superare i "problemi" che altri volevano imputare al suo "ingombrante" passato di figlio del Duce. La musica è stata per lui un'evoluzione persino "rivoluzionaria", considerando che negli anni '40 non era affatto facile ascoltare dischi di jazz (col grammofono a manovella di Vittorio, raccontava) e suonare al piano proprio quei brani "americani", vietati nell'Italia di allora dal padre per misteriose ragioni "culturali" o meglio "staraciane".
Il fratello Vittorio lo aveva indirizzato proprio verso quella musica, in cui ha toccato punte di eccellenza, occupandosi poco di politica (contrariamente alla figlia Alessandra). Ma Romano ha voluto occuparsi di storia, con due libri editi da Rizzoli: Il Duce, mio padre (2004) e Ultimo atto. Le verità nascoste sulla fine del Duce (2005), in cui racconta le sue memorie e le sue verità su tante cose che i libri di storia non hanno mai voluto scrivere.
Alla fine degli anni '50, insieme a Nunzio Rotondo, trombettista tra i più prestigiosi del jazz italiano, partecipò al Festival internazionale del jazz di Sanremo. Nel 1957 incise, in trio con Carlo Loffredo al contrabbasso e Pepito Pignatelli alla batteria, sotto lo pseudonimo di Romano Full. Più recentemente con lui hanno suonato Guido Pistocchi e Massimo D'Avola.
Romano Mussolini era anche appassionato pittore e amante dell'arte in genere.
A noi rimane uno dei suoi cd con la collection di alcuni tra i migliori brani del jazz di scuola italiana, di cui il nostro giovane vittoriese Francesco Cafiso è degno rappresentante.

giovedì 2 febbraio 2006

Punto linea est QRT stop

ZCZC

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QSO

Breaking news stop Notizia est importante stop

Il Morse (CW) è stato oramai praticamente "sconsigliato" e poi abolito da tempo, anche nei servizi radiofonici per i naviganti (sigh!).

Persino la nuova legge sulle telecomunicazioni in Italia non prevede più l'esame di telegrafia per i radioamatori.

Ora la Western Union, che praticamente si può considerare l'inverntore, dal 27 gennaio ha abolito la trasmissione del classico telegramma. Segni dei tempi, e un pezzo di storia che se ne va, soppiantato dall'email e dall'SMS.

Probabilmente in brave tempo anche altre aziende, americane ed europee, seguiranno a ruota le sue orme, e così cambierà davvero un'era nelle comunicazioni.

Non so se Samuel Morse, Guglielmo Marconi, Antonio Meucci, Graham Bell, James Maxwell e Reginald Fessenden sarebbero d'accordo, ma oramai Internet domina tutto, e radio e telefono ne devono subire purtroppo il potente influsso.

Fine notizia stop

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QRT, PSE QSL (if you could)

NNNN