domenica 24 dicembre 2006

CQ de SAQ

È stato davvero emozionante ricevere SAQ, la trasmissione celebrativa dei 100 anni della prima trasmissione telegrafica senza fili nel mondo, avvenuta dall'Alternatore Alexanderson in Grimeton (Svezia) su 17.2 kHz. La trasmissione celebrativa avviene ogni anno, ma quest'anniversario è davvero significativo, per la storia che rappresenta.
Stamattina SM6NM (Lars Kålland, nella foto mentre manipola il tasto telegrafico) ha trasmesso, a partire dalle 0800utc il testo:
«VVV VVV VVV CQ CQ CQ DE SAQ SAQ SAQ = THIS IS GRIMETON RADIO/SAQ IN A TRANSMISSION USING THE ALEXANDERSON 200 KW ALTERNATOR ON 17,2 KHZ . TODAY WE CELEBRATE THE CENTENARY OF THE FIRST WIRELESS TELEPHONY TRANSMISSION IN THE WORLD , PERFORMED BY REGINALD A FESSENDEN FROM MASSACHUSETTS , USA . WE WISH YOU ALL A MERRY CHRISTMAS AND A HAPPY NEW YEAR . = SIGNED : THE ALEXANDER-GRIMETON VETERANRADIOS VAENNER ASSOCIATION + FOR QSL INFO PLEASE SEE OUR WEBSITE : WWW.ALEXANDER.N.SE II WWW.ALEXANDER.N.SE = DE SAQ SAQ SAQ».
In "simulcast" con l'amico Aldo Moroni in Solbiate Olona (Varese), che riceveva la stazione con antenna Miniwhip e scheda audio del computer, ho riceuto la trasmissione su 17.18 kHz alle 0824utc con WiNRADiO G313e (ma anche nell'AOR 7030 plus arrivava benino) e antenna Wellbrook ALA 1530 plus. Ho dovuto inserire un filtro notch anti-FM 88-108 MHz perché un'FM locale (a 50 metri da casa!) riusciva a disturbare con le sue spurie anche su 17 kHz, impedendo la demodulazione del segnale di SAQ. Inserito il notch, SAQ è apparsa debole ma chiara e ne ho potuto registrare il call "VVV VVV CQ de SAQ" (qui il <clip>), estrapolandone anche la traccia video con i segnali morse con Spectrogram e Argo, i due programmi che uso quotidianamente, insieme a CW-get, come ausilio per l'ascolto di stazioni in telegrafia e QRSS.
Mi sento di ringraziare anche Fabrizio Magrone, attento osservatore delle trasmissioni "utility", che da tempo mi segnalava l'evento («SAQ è la Radio Sant'Elena delle utility», dice giustamente) e Andrea Lawendel, che ha anche scritto un bell'articolo in merito su Radiopassioni. E ripetendo proprio il titolo di Andrea, anch'io faccio a tutti un "lungo augurio in codice Morse"!
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venerdì 22 dicembre 2006

e allora Buon Natale!

Si fanno sempre più spesso finanche troppe polemiche artificiose sui simboli religiosi, sulle feste, sulle tradizioni. In nome di una presunta "accoglienza", di un presunto "rispetto", di una malintesa "accoglienza" c'è chi stoltamente propone di rinunciare alle proprie tradizioni, alla propria cultura per "non offendere" gli altri. Ma veramente si pensa che si sia un maggiore rispetto, vergognandosi delle proprie origini? Sono sicuro di no. Non è questo il modo corretto per approcciarsi al problema, complesso, del rispetto reciproco tra le varie religioni.
Il Natale e le feste di fine anno fanno parte della cultura e delle tradizioni europee prima che italiane, e questo va molto al di là del semplice lato religioso; infatti anche chi non è cattolico o evangelico o ortodosso, in qualche modo festeggia il Natale, quanto meno ne sente il clima, e non c'è nulla di male a scambiarsi gli auguri, anche in Nazioni come la nostra ,dove vivono tanti ebrei (ho alcuni amici) e musulmani (ne conosco tanti, e con le famiglie di tanti ragazzi albanesi e tunisini ho lavorato a lungo).
Al di là del fatto che è "il Natale del Signore", è anche un periodo di tempo in cui si cerca di "essere più buoni", di ripensare alla propria vita, alle proprie azioni, alle proprie relazioni, magari proponendosi di ...fare meglio, a volte scadendo pure nel fariseismo peggiore: ci si pensasse tutto l'anno, a essere migliori...

Togliere i crocefissi, i presepi, gli alberi di Natale, abolire i canti natalizi dalle scuole mi sembra un'idiozia pura. Alla fin fine non si ripetta mica "l'altro" in questo modo; si trova invece una scusa per "vergognarsi" delle proprie origini e rinnegare quello che, ripeto, fa parte della nostra cultura prima ancora che della nostra cristiana religione.

E allora io gli auguri li faccio (con orgoglio), a tutti, credenti e non, cristiani, ebrei, musulmani, induisti and so on. E li faccio in tutte le lingue, come in questa simpatica pagina di Wiktionary (da cui abbiamo anche preso a prestito l'immagine del presepe, e cui tributiamo il dovuto copyright).
Buon Natale e Felice Anno Nuovo, Feliz Navidad y Feliz Año Nuevo, Merry Christmas and Happy New Year, Eid Milad majid wa Sana Mubaraka, Khag Molad Same'akh ve Shana Tova, Joyeux Noël et Bonne Anneé, Hauskaa joulua ja onnellista uutta vuotta!, Frohe Weichnachten und ein glücklisches neue Jahr , Schastlivogo Rosgdestva i veselogo novogo Goda, Nixtieqlek il-Milied it-Tajjeb u s-Sena t-Tajba, Bon Natali e Filici Annu Novu, Bonan Kristnaskon kaj felican novan jaron!