domenica 26 marzo 2006

Se due più due fa tre...


Si narra che a Carl Friedrich Gauss, ancora scolaretto alle elementari, la maestra chiese di eseguire la somma dei primi cento numeri, per far trascorrere il tempo, pensava, tanto un po' ci vorrà...
Gauss dopo un paio di minuti consegnò il risultato: 5050. Aveva infatti osservato che bastava moltiplicare sempre l'ultimo numero di una serie per il successivo e dividere per due; aveva scoperto la sommatoria della "Serie aritmetica": n*(n+1)/2.
Pare che per la notorietà di questo fatto ottenne una borsa di studio e potè proseguire i suoi studi al ginnasio, scoprendo altri risultati notevoli, dal teorema fondamentale dell'algebra alla curva "normale" delle distribuzioni statistiche, detta appunto "gaussiana".
Su questa falsariga ad un bambino della mia provincia (più o meno della stessa età) che ha la fama di essere "dotato" in matematica la maestra ha dato come compito quello di sommare i primi 20 numeri (20*21/2=210), e il bimbo dopo alcuni minuti rispose «venti»; e la mestra «ma, rifletti... forse devi sommare 1+2+3+4+... fino a 20»; e il bambino, convinto: «appunto: venti».
Capisco che oggigiorno di geni ne nascono sempre meno, ma la risposta più sorprendente è stata quella della madre, cui la mestra si è rivolta, sorpresa (vista la - immeritata - fama del figlio). La madre per niente sopresa: «Che c'è di strano? nella vita non contano mica la matematica e la storia».
Non contano mica? E cosa conterebbe?
Vorrei proprio capirlo in che società viviamo, in che epoca.
Quando eravamo al ginnasio non sopportavo certe professoresse che pretendevano di tener rigorosamente separate le lettere dalle materie scientifiche, quando dissi di aver preparato per gli esami fisica e filosofia, qualche "intellettuale" tra esse mi disse che dovevo essere un po' ...mattacchione (a mettere insieme i presocratici e Archimede?). Altri tempi. Ma almeno quelle - sbagliando - le idee ce le avevano chiare.
Oggi, dopo una ventina d'anni e passa, c'è gente (diplomata e laureata) che dice che la matematica e la storia non contano. Non diciamo poi la grammatica. E le lingue? E la filosofia (sempre cosa "con la quale o senza la quale si rimane tali e quali")? E il greco e il latino? e la geometria?
E cosa conterebbe nella vita? La politica? Il Grande Fratello? Le attricette e gli attorucoli belli truccati e vuoti dentro? La Smart? I libri di certi giornalisti? Il divorzio? Le pellicce di visone? I telequiz?
Ah, capirlo...
Mala tempora currunt.

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